Chiese


Chiesa Santi Lorenzo e Agata

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Rossura
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Dietro un’apparente unitarietà riassunta all’interno dell’edificio negli interventi pittorici della seconda metà dell’Ottocento per mano di Tommaso e Stefano Calgari, la parrocchiale di Rossura lasciava già trasparire una lunga e articolata evoluzione architettonica e pittorica. La chiesa è attestata dal 1247, epoca in cui era ipotizzabile uno schema a due absidi, che giustificherebbe il motivo della doppia dedicazione ai Santi Lorenzo e Agata. Lo scavo archeologico ha permesso di rilevare che esisteva un più antico, originario fabbricato, databile attorno all’anno Mille. Sette fasi costruttive, dall’XI secolo alla fine del Settecento, hanno portato la chiesa da un edificio caratterizzato dalla semplicità romanica alla fastosa costruzione attuale.


Santuario Madonna delle Rive

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Faido
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La Madonna delle Rive è un luogo di grande spiritualità, attraversato da un corso d’acqua sotterraneo che dall’altare giunge fino alla terrazza, irradiando un’energia dolce e femminile. Frequenze lunari e stellari arricchiscono l’aura, stimolando intuizione e creatività.

Il santuario, dedicato alla Madonna di Re, fu costruito tra il 1839 e il 1841 su una cappella preesistente. L’interno, con aula voltata a botte e coro rettangolare, ospita affreschi di Calgari, un altare di Andreoletti e pitture di Francesco Poroli (1895). Restaurato nel 1895-96 e tra il 1982 e il 1985.

È possibile raggiungerlo con una piacevole passeggiata nel bosco partendo da Faido, per vivere un’esperienza di quiete e armonia immersi nella natura.


Chiesa San Martino

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Calonico
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Isolata su uno sperone di roccia, stagliata contro il cielo quando la si guarda dal fondovalle, la chiesetta di S. Martino a Calonico è conosciuta soprattutto per la pittoresca posizione in cui è situata. Il massiccio campanile testimonia l'origine medioevale della chiesa e risale probabilmente al XII secolo. Sull'altare in legno policromo si trova una statua della Vergine del secolo XVIII.


Chiesa San Siro

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Mairengo
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Una delle chiese più antiche della Leventina, documentata già nel 1171, ricca di storia e affreschi. L’edificio attuale presenta un impianto con doppio coro, realizzato nella prima metà del Cinquecento, e un campanile ricostruito nel 1574-75.

Nel tempo ha subito vari restauri (1931, 1955–56, 1996–2001) e conserva elementi romanici dell’XI secolo, visibili nella facciata e nel portico laterale.

All’interno, l’aula è divisa in due navate con soffitti lignei dipinti e ricca decorazione pittorica, in gran parte realizzata da Gerolamo Gorla e suo figlio nel 1558.


Chiesa San Giovanni Battista

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Anzonico
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La chiesa di San Giovanni Battista fu eretta nel 1667, dopo che una valanga distrusse l’edificio precedente, consacrato nel 1404. Situata in posizione panoramica e circondata dal cimitero, si presenta con una struttura semplice ma armoniosa: un’unica navata, coro quadrangolare e cappelle laterali.

All’interno spicca l’altare maggiore a tempietto e, sul lato sinistro dell’arco trionfale, un prezioso altare in legno del 1791, opera dell’artista locale Felice Rigoli. Quest’ultimo ospita un gruppo scultoreo raffigurante la Crocifissione, proveniente da Milano. La chiesa è coperta da un tetto in piode, tipico dell’architettura alpina.


Chiesa Sant’Anna

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Cavagnago
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La chiesa, costruita nel XV secolo, ha una navata unica con coro e cappelle poligonali. Trasformata in stile barocco nel Settecento, fu rinnovata e affrescata nel 1933-34, con restauro nel 1982. Il campanile a nord, datato 1675, e la nicchia sopra il portale con Sant’Anna Metterza (XVI sec.) ne caratterizzano l’esterno.

All’interno, voltato a botte, spicca l’altare maggiore in marmo policromo, con statue di angeli e paliotto in scagliola. Sulle pareti si trovano dipinti tra XVII e XVIII secolo, tra cui la Madonna del Rosario e scene del Rosario, mentre gli affreschi tardo-cinquecenteschi raffigurano la Morte del Giusto, l’Ultima Cena, Santa Maria Maddalena e l’Adorazione dei Magi. Sulla controfacciata, la Madonna col Bambino e i murali di Emilio Ferrazzini (1934).


Chiesa di Santa Maria Assunta

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Chiggiogna
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La chiesa, con origini altomedievali testimoniati da resti murali e una sepoltura privilegiata, fu ricostruita in stile romanico nel XI secolo e ampliata nel XII, fino all’edificazione del doppio coro nel 1526. Il campanile romanico e alcuni affreschi tardogotici, come San Cristoforo, conservano tracce del passato, mentre l’interno, sopraelevato nel 1867, mostra il soffitto a cassettoni e le decorazioni dei fratelli Calgari. I cori ospitano un polittico tardogotico e affreschi del XVI secolo, le cappelle stucchi e dipinti dei Misteri del Rosario e di San Carlo Borromeo, e in navata spicca la tela manieristica della Risurrezione di Lazzaro. Completano l’insieme il pulpito barocco, una campana del XIII secolo e l’antico fonte battesimale, oggi conservati nel giardino della villa Nizzola.


Chiesa di Santa Margherita

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Campello
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La Chiesa Parrocchiale di Santa Margherita, costruita in stile barocco nel 1632, presenta una navata a due campate voltate a crociera, con cappella laterale e coro poligonale, e subì alcune trasformazioni nel 1814. L’interno fu completamente rinnovato nel 1961 e restaurato nel 1995. Sulla parete di fondo del coro si trova un affresco di Frà Roberto (1965), mentre tabernacolo e crocifisso sono opera di Milo Cleis (1964). L’altare della cappella della Madonna, realizzato da Pietro Andreoletti nel 1912, ospita una statua vestita della Vergine risalente ai primi anni del XIX secolo.


Chiesa di San Giacomo

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Molare
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La Chiesa di San Giacomo è un edificio di grande valore storico e architettonico. La sua consacrazione avvenne il 25 luglio 1419 per mano di Antonio Turcone, Vescovo di Como, come documentato nel materiale di Don Giuseppe Gallizia. L'edificio medievale originario ha subito trasformazioni significative nel corso dei secoli. Il campanile romanico, ancora visibile a destra della facciata, è l'unico elemento superstite dell'epoca medievale. L'aspetto attuale della chiesa risale a rifacimenti del XVII secolo. La chiesa presenta una pianta ad unica navata coperta da una volta a botte. L'interno è ornato da affreschi dei fratelli Stefano e Tommaso Calgari, risalenti al XVIII secolo, che arricchiscono l'ambiente con scene religiose di grande impatto visivo.


Chiesa di San Francesco d’Assisi

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Faido
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La Chiesa di San Francesco, edificata nel 1608, subì trasformazioni nel 1785-86 con l’allargamento della facciata, la costruzione delle cappelle laterali e la modifica delle volte. Restaurata nel 1991-92, conserva davanti a sé la colonna cimiteriale neoclassica e l’ossario. La facciata presenta un affresco di S. Lorenzo da Brindisi di Giuseppe Antonio Maria Torricelli (1789). L’interno, tipico degli edifici francescani, ha navata a crociere e coro a botte lunettata, con altare maggiore neoclassico (1680) raffigurante la Madonna tra S. Francesco e S. Giuseppe. Le cappelle ospitano altari tardorinascimentali e neoclassici con statue e dipinti dei santi, tra cui opere di Carlo Francesco Nuvolone e tele del XVII-XVIII secolo; nel coretto si trovano quattro dipinti rococò degli evangelisti.


Chiesa di Sant’Atanasio

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Calpiogna
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La Chiesa parrocchiale di San Atanasio a Calpiogna, elemento eminente ISOS, fu edificata tra il 1650 e il 1655 su un oratorio più antico. Rinnovata in stile neoclassico nel 1857, custodisce affreschi ottocenteschi, un altare maggiore in marmo del 1902 e opere di pregio come una copia della Pietà di Annibale Carracci.


Chiesa di S. Antonio da Padova

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Primadengo
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La Chiesa di Sant’Antonio da Padova a Primadengo, costruita nel 1651, sorge in posizione ribassata rispetto all’attuale carrozzabile, poiché legata al vecchio collegamento viario. L’edificio, di impianto semplice con facciata a capanna, custodisce affreschi votivi ottocenteschi.


Chiesa di San Maurizio

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Osco
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Documentata dal 1171, la chiesa di San Maurizio presenta rifacimenti successivi, tra cui uno radicale nel XVII secolo; il campanile conserva la base romanica. All’interno: altare in marmo ottocentesco, cappella destra con stucchi rococò, statua secentesca della Madonna e paliotto in scagliola dei Pancaldi (1766); tracce d’affresco nella cappella nord e sulla navata sinistra. Conserva inoltre una croce processionale del XVI secolo e una Pietà lignea del XVI-XVII secolo, già in una cappella lungo la strada del Piottino, oggi nella casa parrocchiale.


Chiesa di Sant’Ambrogio

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Chironico
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La chiesa romanica di S. Ambrogio a Chironico, documentata dal 1227 ma forse di origine altomedievale, è a due navate con absidi gemelle e campanile a vela. Restaurata di recente, conserva un eccezionale ciclo di affreschi trecenteschi, ora leggibili con chiarezza. Nell’abside sud si trovano la Decollazione del Battista, il Cristo Pantocratore con gli Evangelisti e un’Annunciazione (1338); in quella nord, l’Incoronazione della Vergine, la Giustizia Divina, S. Lorenzo e S. Stefano e una Crocifissione centrale. Sulle pareti restano scene della vita di S. Ambrogio, di S. Anna e Gioacchino, allegorie della fede e delle età dell’uomo, il Giudizio universale e un affresco votivo del 1537 con la Madonna fra S. Giovanni Battista e S. Ambrogio.


Chiesa di San Maurizio

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Chironico
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Isolata su un promontorio oltre il fiume Ticinetto, la parrocchiale di San Maurizio di Chironico (sec. XVI, trasformata nell’Ottocento) ha navata unica voltata a botte in stile neobarocco e coro semicircolare. L’altare maggiore è in marmo ottocentesco; quattro le cappelle laterali con paliotti in scagliola di Giuseppe Maria Pancaldi (1766) e, in quelle dedicate alla Madonna e a S. Antonio abate, stucchi settecenteschi. Conserva inoltre argenti liturgici donati dagli emigranti di Venezia.

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